
Salvatore Mangione
La collaborazione con le gallerie inizia nel 1970 con la prima personale di Salvo alla Galleria Sperone di Torino. Durante gli anni settanta ha collaborato con numerose gallerie italiane (Galleria Françoise Lambert, Milano; Galleria Marilena Bonomo, Bari; Galleria Toselli, Milano; Galleria Banco, Brescia; Galleria Christian Stein, Torino; Galleria Massimo Minini, Brescia, e gallerie straniere (Galerie Paul Maenz, Colonia; Yvon Lambert, Parigi; Art & Project, Amsterdam). Negli anni novanta Salvo è rappresentato principalmente dalle gallerie Toselli, Milano, Raffaelli, Trento; Zonca e Zonca, Milano; Mazzoleni, Torino. Dal 2013 lavora con la galleria Mazzoli di Modena e con la galleria Mehdi Chouakri di Berlino.L’occasione di esporre in musei italiani e internazionali arriva nel 1977, quando vengono organizzate la prima mostra personale al Museum Folkwang di Essen e alla Mannheimer Kunstverein di Mannheim. Tra il 1982 e il 1988 sue personali sono in diverse sedi pubbliche in Italia e all’estero: Museum van Hedendaagse Kunst, Gand, 1982; Kunstmuseum Luzern, Lucerna, 1983; Le Nouveau Musée, Villeurbanne, Lione, 1983, Kunstverein Laupheim-Schranne, Laupheim, 1987; Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam, 1988; Musée d’Art Contemporain, Nîmes, 1988. Tra le più recenti mostre personali, quelle alla Galleria dello Scudo di Verona (1992); Galerie der Stadt di Stoccarda (1994); Galleria D’Arte Moderna di Bologna (1998); Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (2002); al Ulm Kunstverein, Ulma (2004); Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (2007).
Nel 2014 Salvo espone con una sua mostra personale alla galleria Mehdi Chouakri di Berlino. Le mostre collettive sono numerose, a partire dalla 121ª Esposizione Sociale alla Promotrice delle Belle Arti di Torino e includono esposizioni in istituzioni italiane ed internazionali, prendendo parte a rassegne sull’arte italiana. Citandone una selezione: Processi di pensiero visualizzati, Lucerna, 1970; Prospect 71, Düsseldorf, 1971; Documenta 5, Kassel, 1972; Biennale di Venezia, 1972; Projekt ’74, Colonia, 1974; Das Bild des Künstlers, Amburgo, 1977; Arte Italiana 1960-1982, Londra e Giovani pittori scultori italiani, Milano, 1982; Biennale di Venezia, 1984; Anniottanta, Bologna, 1985; Aanwinsten Moderne Kunst 1986-1987, Rotterdam, 1987; Italics, Palazzo Grassi, Venezia, 2008, Il Bel Paese dell’Arte. Etiche ed Estetiche della Nazione, GAMeC, Bergamo, 2011, Scatole Viventi, Museo d’Arte Contemporanea Castello di Rivoli, Rivoli, 2011, Sol Lewitt. L’Artista e i suoi Artisti, Museo Madre, Napoli, 2012, Gli anni Settanta a Roma, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2013, Quarant’anni d’arte contemporanea. Massimo Minini 1973 – 2013, Triennale di Milano, 2013, Nascita di una Nazione – Arte Italiana dal dopoguerra al sessantotto, Palazzo Strozzi, Firenze, 2018, L’Almanach 18 – 3e biennale internationale d’Art contemporain du Consortium Museum, Le Consortium, Digione, 2018. Nel 2017 viene organizzata un’importante bipersonale al MASILugano – Museo d’Arte della Svizzera Italiana Boetti – Salvo, Vivere Lavorando Giocando. Continuano nel mentre le mostre in gallerie private, come le esposizioni del 2017 presso Galleria Dep Art, Milano; Se io disegno questo, Norma Mangione Gallery, Torino; Salvo. Bar e chiese, Galerie Mehdi Chouakri, Berlino.